Obbligo di registrazione dei defibrillatori: cosa prevede
la Legge 116 del 2021 e perché è fondamentale
La registrazione del defibrillatore presso le centrali operative 112/118 non è solo un atto formale, ma un passo fondamentale per garantire un pronto intervento in caso di arresto cardiaco. Con la Legge 116/2021, il legislatore ha introdotto l’obbligo dicensimento dei DAE (Defibrillatori Automatici Esterni), istituendo un sistema nazionale di tracciabilità, accessibilità e interoperabilità tra dispositivi salvavita e il sistema di emergenza territoriale.
Cosa prevede la Legge 116/2021
La Legge 116/2021 - “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni” - è entrata in vigore il 28 agosto 2021 con l’obiettivo di aumentare la disponibilità e l’uso tempestivo dei defibrillatori in contesti pubblici e privati. Uno degli aspetti centrali della normativa è l’obbligo di registrazione dei defibrillatori presso le centrali operative 112/118 competenti per territorio.
Questa misura ha lo scopo di:
- creare una mappatura aggiornata dei DAE presenti sul territorio nazionale;
- consentire alle centrali operative di indirizzare i soccorritori verso il defibrillatore più vicino in caso di emergenza;
- promuovere un uso più efficiente dei DAE, aumentando la probabilità di sopravvivenza
in caso di arresto cardiaco.
Chi è obbligato a registrare un defibrillatore
Tutti i soggetti pubblici e privati che possiedono un DAE – tra cui scuole, palestre, aziende, enti locali, associazioni, condomini e singoli cittadini – sono tenuti al censimento del defibrillatore. Questo obbligo riguarda anche i defibrillatori già installati prima dell’entrata in vigore della legge.
La registrazione deve essere effettuata presso la centrale operativa 118 o 112 territorialmente competente, in base alla collocazione del dispositivo. Ogni regione ha predisposto strumenti informatici per la comunicazione dei dati relativi al DAE.
Quali informazioni devono essere comunicate
Per completare correttamente la registrazione del defibrillatore, è necessario fornire le informazioni richieste, per ogni regione, nella domanda di censimento. Tra i dati che devono essere indicati ci sono:
- indirizzo preciso e accessibilità del dispositivo (es. piano, orari di apertura, posizione interna o esterna);
- marca, modello e numero di serie del defibrillatore;
- data di installazione e stato operativo;
- eventuali riferimenti del responsabile o referente del dispositivo;
- orari di disponibilità al pubblico.
È importante mantenere aggiornate tutte le informazioni: eventuali cambiamenti di posizione, manutenzione, guasti o sostituzioni, devono essere tempestivamente aggiornati presso la centrale operativa dove il defibrillatore è registrato.
Perché il censimento dei DAE è cruciale
Il censimento dei DAE è un passaggio chiave nella catena della sopravvivenza. Quando una persona viene colpita da un arresto cardiaco, i primi 3-5 minuti sono determinanti. Un defibrillatore accessibile e localizzabile in tempo reale dalla centrale 112/118 può fare la differenza tra la vita e la morte.
La registrazione permette:
- una risposta più rapida e coordinata del sistema di emergenza;
- comunicare ai cittadini, che intervengono in caso di arresto cardiaco, dove si trovano dispositivi disponibili nelle vicinanze;
- di migliorare l’efficacia degli interventi del personale sanitario e dei volontari.
Sanzioni e responsabilità
Sebbene la Legge 116/2021 non preveda specifiche sanzioni pecuniarie per la mancata registrazione, il mancato censimento di un DAE può comportare responsabilità civili o morali in caso di eventi gravi. Inoltre, un dispositivo non censito è invisibile alla rete di emergenza: non potrà essere segnalato in caso di bisogno.
Provvedere al censimento DAE significa contribuire concretamente a un sistema salvavita capillare, efficiente ed accessibile.
Di seguito riportiamo regione per regione la procedura da seguire per la registrazione dei defibrillatori.