5 cose che pochi sanno sui defibrillatori

5 cose che pochi sanno sui defibrillatori


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Il defibrillatore è un dispositivo salvavita che conosciamo tutti di nome, strumento sempre più diffuso, ma ancora poco conosciuto nel funzionamento e nella semplicità d’uso.  Con questo articolo, cerchiamo di fare chiarezza su 5 aspetti fondamentali sull’uso dei defibrillatori.

1. Non devi essere un medico per usarlo

Una delle convinzioni più diffuse è che il defibrillatore sia riservato al personale sanitario. In realtà, la legge italiana dice il contrario (Legge 116/2021)

«1. L'uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. In assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco è comunque consentito l'uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti di cui al primo periodo. Si applica l'articolo 54 del codice penale a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare»

I DAE sono progettati proprio per essere semplici e intuitivi. Una volta acceso, il dispositivo guida l’utente con istruzioni vocali e a volte visive (dipende dal tipo di defibrillatore) passo dopo passo. Non serve sapere interpretare un ECG o avere competenze sanitarie. Il DAE analizza il ritmo cardiaco e decide autonomamente se è necessario erogare una scarica elettrica.

Un errore comune è pensare: "Non lo so usare, potrei peggiorare la situazione." In realtà è esattamente il contrario: non usare un DAE è l’unico vero errore.

2. Non puoi fare danni

C’è chi teme che usare un defibrillatore in modo scorretto possa nuocere alla persona colpita da arresto cardiaco. Ma questo timore è infondato: un DAE non eroga mai una scarica se non è necessaria. La macchina riconosce se il cuore ha un'aritmia defibrillabile. Se così non è, non si carica e quindi l’operatore, anche volendo, non può erogare lo shock. Se il pulsante di erogazione dello shock viene premuto accidentalmente non succede nulla finchè il dispositivo non è pronto.

È impossibile danneggiare qualcuno con un DAE: se la persona non ha un’aritmia, che richiede la defibrillazione, il defibrillatore non darà indicazioni per una scarica. È un sistema chiuso e sicuro, pensato proprio per evitare qualsiasi rischio anche in mano a un passante.

3. Ogni minuto può cambiare tutto

Quando si verifica un arresto cardiaco improvviso, il tempo è vita. Le statistiche indicano che ogni minuto senza manovre di rianimazione efficaci, riduce la probabilità di sopravvivenza del 7-10%.  L’uso del defibrillatore deve avvenire il prima possibile, possibilmente entro i primi 4 minuti dall’insorgenza dell’arresto. Dopo 5 minuti senza manovre rianimatorie si instaurano i primi danni cerebrali, dopo 10 minuti i danni possono essere ormai irreversibili, con possibilità di sopravvivenza quasi nulle.

Ecco perché è fondamentale che i DAE siano ben distribuiti sul territorio, accessibili 24 ore su 24, e che più persone possibile sappiano come agire.

4. Non devi saper leggere un ECG

Il DAE serve ad interrompere un’aritmia letale, come la fibrillazione ventricolare o la tachicardia ventricolare senza polso e permettere al cuore di tornare ad un ritmo regolare. Questa analisi la fa autonomamente il defibrillatore una volta attivato e dopo che sono stati posizionati gli elettrodi sul torace della vittima.

Non è necessario “capire” che tipo di arresto si ha davanti. Basta accendere il defibrillatore, farà tutto lui.

5. La legge ti protegge (e ti incoraggia)

Dal 2021, con l’approvazione della Legge 116, l’Italia ha introdotto importanti novità per favorire la cultura della defibrillazione precoce. Alcuni punti chiave:

  •     I defibrillatori devono essere installati nei luoghi pubblici più frequentati, come scuole, stazioni, aeroporti.
  •     I cittadini non sono punibili se intervengono in buona fede (principio del “buon samaritano”).

Questo significa che usare un defibrillatore non solo è lecito, ma auspicato. La legge tutela chi agisce per salvare una vita.